Sheep Art by Forme d'Arte
107 Riccardo Luchini Riccardo Luchini è nato a Milano nel 1949. All’età di 8 anni torna a Massarosa (Lu), città di provenienza dei genitori. Si diploma al Liceo Scientifico di Viareggio (Lu) e inizia a studiare Me- dicina a Pisa e contemporaneamente dipinge, ma la passione per la pittura prende il sopravvento. Si iscrive, così, al Liceo Artistico di Lucca e poi all’Ac- cademia di Belle Arti di Carrara, sezione pittura, dove si diploma nel 1983, con il massimo dei voti. Dal 1969 partecipa a rassegne nazionali, conse- guendo premi e riconoscimenti. È stato docente all’Accademia di Brera a Milano, all’Accademia di Belle Arti di Roma, di Carrara e a quella di Urbino. Esponente di quel paesaggismo urbano che ben incarna lo spirito dei nostri tempi. Le sue città, col- te sempre con tagli cinematografici in movimen- to, costituiscono anche un’interessante metafora dell’animo umano, dove il grigio e i toni freddi sono dominanti, dove la solitudine è protagonista, dove si esperisce l’instabilità delle cose e dell’esi- stenza stessa. Come scrive Giuseppe Cordoni: “Anche le cose, per esistere, esigono attenzione ed amore; altri- menti finiscono per dissolversi, come le città che ci spariscono dallo sguardo: quali non fossero mai esistite, se cessiamo di contemplarle. Guardare le vedute di Luchini non è affacciarsi all’esterno su una città, ma all’interno, sulla propria interiorità”. Nicola Micieli rileva come la materia appaia “un impasto denso e sedimentario, il colore tende alla monovalenza, su una gamma di tonalità basse, dominando i bruni e le terre bruciate, i passag- gi dall’ombra alla luce non sono in qualche modo rilevabili come stacchi di aree pittoriche, ma con- sistono in variazioni intrinseche alla materia, e dunque il clima pittorico appare particolarmente idoneo a rappresentare momenti di intensa espli- cazione esistenziale”. “Si tratta di una pittura autonoma – commenta Tommaso Paloscia – in un linguaggio figurativo che rifugge dalle follie mimetiche nelle quali è coinvolta per buona parte l’arte figurale di oggi”. Ha tenuto mostre in tutta Italia e all’estero e ha partecipato alle più importanti fiere d’arte. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. L’artista vive e lavora a Massarosa. Foto Alice Franchi Riccardo Luchini was born in Milan in 1949. At the age of 8 he returns to Massarosa (Lu), the home town of his parents. He graduated from the Liceo Scientifico of Viareggio (Lu) and began to study medicine in Pisa and simultaneously paint- ed, but his passion for painting took over. So he enrolled at the Art School of Lucca and then at the Academy of Fine Arts in Carrara, painting sec- tion, where he graduated in 1983, with honors. Since 1969 he has participated in national reviews, winning prizes and awards. He was a lecturer at the Accademia di Brera in Milan, at the Accademia di Belle Arti in Rome, in Carrara and in Urbino. Exponent of that urban landscape that embodies the spirit of our times. His cities, always caught with moving cinematographic cuts, also consti- tute an interesting metaphor of the human soul, where the gray and the cold tones are dominant, where solitude is the protagonist, where the insta- bility of things and the experience take place. As Giuseppe Cordoni writes: “Even things, in or- der to exist, require attention and love; otherwise they end up dissolving, like the cities that disap- pear from the look: which had never existed, if we cease to contemplate them. Looking at the views of Luchini is not facing out on a city, but inside, on one’s own interiority “. Nicola Micieli notes how the matter appears “a dense and sedimentary dough, the color tends to “monovalenza” (like one color), on a range of low tones, dominating the browns and the burnt lands, the steps from the shadow to the light are not detectable in some way of pictorial areas, but consist in variations intrinsic to the material, and therefore the pictorial climate appears particular- ly suitable to represent moments of intense exis- tential explication “. “It is an autonomous painting — comments Tom- maso Paloscia — in a figurative language that shuns the mimetic follies in which today’s figura- tive art is involved”. He has held exhibitions throughout Italy and abroad and has participated in the most impor- tant art fairs. His works are present in public and private collec- tions in Italy and abroad. The artist lives and works in Massarosa.
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